Yoga con gattini, cagnolini, caprette
Negli ultimi tempi si parla sempre più spesso di puppy yoga (yoga con cagnolini), oppure delle sue varianti con gattini, caprette, maialini o addirittura fenicotteri! Si tratta di lezioni di yoga durante le quali alcuni animali girano liberamente tra i partecipanti o vengono comunque coinvolti nella pratica. L’immagine è accattivante e virale, perfetta per i social.
Molte persone me l’hanno chiesto, ma voglio spiegarti perché non offrirò mai questa pratica nel mio studio.
Un inquadramento normativo
In Italia, una lezione di yoga con animali rientrerebbe negli Interventi Assistiti con Animali (IAA), disciplinati da linee guida nazionali.
Ogni IAA deve essere monitorata da un’équipe composta almeno da un medico veterinario specializzato in IAA e da un coadiutore dell’animale. Questo gruppo di professionisti ha il compito di valutare le modalità del progetto e monitorare il benessere degli animali, con particolare attenzione al loro livello di stress.
Le attività possono coinvolgere solo ed esclusivamente animali adulti. A seguito di segnalazioni di sfruttamento di cuccioli, il Ministero della Salute ha pubblicato una nota per vietare esplicitamente il puppy yoga, ribadendo che solo cani adulti possono partecipare agli IAA, mentre l’utilizzo di cuccioli è considerato illegale.
Per attività come lo yoga, non esistono regole standard su come integrare gli animali: spetta all’équipe di esperti stabilire quali animali siano adatti, con quali tempi, modalità e caratteristiche dell’attività.
Il punto di vista degli animali
L’utilizzo dei cuccioli - che come abbiamo già visto è illegale in Italia - è senza dubbio l’aspetto più problematico.
I cuccioli richiedono uno sviluppo protetto e tranquillo: separarli troppo presto dalla madre, sottoporli a stimoli costanti e a condizioni ambientali non idonee può avere conseguenze gravi. Sono stati riportati casi di cuccioli di appena sei settimane, tenuti svegli e stimolati continuamente, senza acqua e in ambienti inadatti - un contesto che, anziché rilassante, diventa stressante e potenzialmente dannoso.
E per quanto riguarda gli animali adulti?
Animali adulti ben socializzati potrebbero sicuramente beneficiare delle interazioni positive che si possono creare durante una lezione di yoga.
Tuttavia, non dovrebbero mai essere costretti a interagire con le persone, e questo può essere garantito solo se dispongono di spazi aperti e possibilità di allontanarsi. Se invece sono relegati in una stanza chiusa, come possono scegliere di non interagire?
Inoltre, tendiamo spesso a umanizzare gli animali, rischiando di interpretare erroneamente i loro comportamenti. Solo un esperto è in grado di valutare oggettivamente il loro stato di salute e benessere.
Il punto di vista dello yoga
Lo yoga è una pratica introspettiva, mirata a coltivare presenza ed equilibrio interiore. La costanza nella pratica ci aiuta a mantenere la concentrazione anche in contesti pieni di distrazioni: perché allora scegliere deliberatamente di aggiungerne?
La presenza di animali durante la pratica porta inevitabilmente a voler interagire con loro, distraendoci dal respiro, dagli allineamenti e dall’ascolto interiore.
Anche se il contatto e la presenza di questi animali è piacevole, questo non significa che sia funzionale a noi in quel momento.
La mia scelta personale
Amo gli animali. Proprio per questo li rispetto. Lo yoga è ricerca di ascolto, equilibrio e consapevolezza: mettere animali — soprattutto cuccioli indifesi — al centro di una lezione mi sembra una contraddizione. Se davvero vogliamo condividere uno spazio con altri esseri viventi, dovremmo farlo con responsabilità, non secondo la logica dell’intrattenimento.
Sono certa che esistano contesti etici e rispettosi, ma personalmente non ritengo questa esperienza coerente con lo yoga. Anche adottando le massime cautele, continuo a vederla come un’attività che si discosta dalla filosofia yogica.
Un consiglio finale
Se ami gli animali ma non hai la possibilità di occupartene, contatta il gattile, il canile o una fattoria didattica nella tua zona: spesso hanno bisogno di volontari. Trova il contesto adatto per interagire con loro, rispettando le loro necessità e i loro tempi.
Se vuoi partecipare ad attività con animali (che sia yoga o altro), assicurati che siano coinvolti solo animali adulti, in salute e seguiti da professionisti competenti.
Se invece vuoi sperimentare lo yoga, prediligi spazi liberi da eccessive distrazioni: lo yoga è prima di tutto un’occasione di ascolto e presenza, per te stesso.